OSTEOPATIA
“L’osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l’espressione stessa della vita”.
(Still, A.T., 1892)




L’osteopatia è una terapia manuale, individuata ufficialmente come professione sanitaria nella legge 3/2018, complementare alla medicina tradizionale e basata su un approccio integrato.
La valutazione osteopatica si basa sull’individuazione delle “disfunzioni somatiche”, espressioni dell’alterazione dello stato di salute,
che si manifestano nel corpo principalmente sul sistema muscolo-scheletrico attraverso Sintomi dolorosi o Riduzione di Mobilità dei tessuti.
Tali sintomi vengono considerati come campanelli d’allarme che sottendono a cause scatenanti,
sviluppate in seguito ad eventi stressanti esterni o interno all’organismo (traumi, interventi, patologie, ecc),
alla base della comparsa dei sintomi stessi.
L’osteopata mira a regolare il normale funzionamento dell’organismo,
attraverso manipolazioni specifiche strutturali, viscerali o craniosacrali,
per ripristinare la mobilità fisiologica ed un buono stato di salute del paziente.
L’osteopatia rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito, in condizioni di salute e malattia:
viene posta l’enfasi sulla corretta attività sinergica e coordinata dei diversi sistemi
circolatorio, respiratorio, linfatico, nervoso, fasciale, muscolare e viscerale,
sull’integrità strutturale e funzionale del corpo e sulla tendenza intrinseca del corpo ad auto-curarsi.
- Unità del corpo Come terapia olistica (dal greco olos=tutto) l’osteopatia considera l’individuo nella sua globalità: ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura, dunque, l’equilibrio psicofisico e il benessere
- Relazione tra struttura e funzione Un corretto equilibrio tra struttura e funzione regala al nostro corpo una sensazione di benessere. Qualora tale equilibrio venga alterato (a causa di un trauma per esempio) si parla di disfunzione osteopatica, ossia di una restrizione di mobilità e perdita di movimento in una parte del nostro corpo si essa delle ossa, dei muscoli, degli organi, ecc.
- Autoguarigione In osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello favorire la capacità innata del corpo ad auto curarsi.

Sono presenti ad oggi numerose evidenze scientifiche in ambito osteopatico
e con il passare degli anni sempre più risultati statisticamente significitavi vengono pubblicati
a dimostrazione dell’efficacia del trattamento manipolativo osteopatico
in numerose condizioni acute e croniche che colpiscono l’uomo,
ad ogni età ed in molti ambiti di intervento: neontati, bambini, sportivi, donne (gravidanza, pre e post parto, ginecologia), anziani e molti altri.
L’osteopatia si è dimostrata un valido strumento di prevenzione e come ottimo intervento teraputico per:

Sistema Neuro-muscolo-scheletrico
Cervicalgie, Dorsalgie, Lombalgie, Sciatalgie e Cruralgie, Cervico-brachialgie, Discopatie e Ernie del disco, Nevralgie facciali, Dolori Costali o Intercostali, Disturbi posturali, Dolori al coccige, e qualsiasi dolore a seguito di un Trauma importante (sportivo, incidente stradale, ecc.) o a seguito di un Intervento Chirurgico, Cicatrici, Tendiniti, Pubalgie, Dolori articolari e Artrosi, sindrome del tunnel carpale.

Sistema Gastro-intestinale e Genito-urinario
Acidità gastrica e Reflusso, Ernia iatale, Turbe digestive, Turbe epato-vescicolari, Meteorismo e Gonfiore addominale, Stipsi e diarrea, Colite spastica, Incontinenza, Cistiti, Bruciori, Calcolosi renale, Dolori al basso bacino, Dolori durante i rapporti, Prostatite, Ovaio policistico, Dismenorrea e Endometriosi, turbe della menopausa

Sistema Neurovegetativo
Insonnia e turbe del sonno, Stanchezza cronica, Cefalee ed Emicranie, Stress, Stati ansiosi, Depressivi, Irritabilità, Senso di oppressione

Sistema respiratorio, circolatorio e linfatico
Problemi circolatori agli arti inferiori e superiori, Affezioni Congestizie ( Riniti, Sinusiti), Stati infiammatori delle funzioni respiratorie (Faringiti, Bronchiti), Asma, Congestioni venose, Emorroidi, Palpitazioni, alcune Ipertensioni arteriose, Tachicardia, Problemi post-operatori cardiocircolatori, Linfedemi, Affezioni congestizie come otiti e sinusiti, Disturbi legati alla ritenzione dei liquidi.

Sistema Buccale
Malocclusioni, Click Mandibolari, Tensione o dolore a ATM (articolazione temporo-mandibolare), Bruxismo (stringere, serrare o digrignare i denti), Gestione dei dispositivi intraorali (Bite, apparecchi funzionali, Mascherine Invisalign), Rapporto Occlusione-Postura

Sistema Visivo, Uditivo e dell'Equilibrio
Affezioni congestizie come Otiti, Alterazioni dell’equilibrio, Acufeni e Ronzii, Rapporto Occhi-Cervicale-Postura, Gestione dei disturbi visivi
- Tecniche strutturali: ristabiliscono la corretta mobilità della struttura ossea. Le tecniche più note di questa categoria sono le manipolazioni ad alta velocità, bassa ampiezza (HVLA o Thrust). Il concetto di base è quello di portare l’articolazione vicino al suo limite e imprimere rapidamente un movimento molto piccolo per permettere il fenomeno della cavitazione (il “pop” o “scrocchio”). Questo determina un calo del tono della muscolatura limitrofa e una sensazione di liberazione articolare da parte del paziente. Necessitano di un completo controllo dell’articolazione e di molta precisione. Forniscono una forte influenza neurologica, oltre che puramente meccanica, favorendo l’emissione dei corretti impulsi nervosi, da e verso la zona trattata. Le tecniche ad energia muscolare (TEM), mirando sempre a ripristinare la corretta mobilità articolare, si avvalgono di una leggera contrazione muscolare attivata dal paziente, dopo aver posizionato precisamente l’articolazione da trattare, per correggere il punto neutro articolare. In questa categoria di inseriscono anche le Tecniche articolatorie e sui tessuti molli, utilizzate spesso come preparatorie ai Thrust o alle TEM e di semplice applicazione. Vengono utilizzate per ridurre il tono muscolare e mobilizzare le articolazioni per introdurre parametri di movimento.
- Tecniche viscerali: i visceri si muovono sotto l’influenza del diaframma, hanno una complessa innervazione neurovegetativa ed hanno connessione legamentosa con la parte addominale, il diaframma e la colonna vertebrale. Come il resto del corpo, pertanto, possono andare incontro a restrizioni di mobilità. Ristabilire una corretta mobilità viscerale, attraverso l’addome ed il diaframma, permette molto spesso di ristabilire la relazione tra visceri e scheletro con importanti benefici sulla sintomatologia che spesso si presenta proprio sul sistema muscolo-scheletrico.
- Tecniche cranio-sacrali: agiscono sul movimento di conseguenza fra le ossa del cranio ed il sacro, sedi di ancoraggio importanti di legamenti, muscoli, fasce e contenzione per il Sistema Nervoso Centrale, per ripristinare quelle micro-mobilità alterate, che l’osteopata impara a percepire, a livello di tali articolazioni. Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette agli esseri viventi di reagire con efficacia agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno.
- Tecniche fasciali: si interviene sul tessuto fasciale, complesso “organo diffuso” che connette l’intero organismo, riccamente innervate ed ambiente che permette lo scambio cellulare e fluidico. Per riequilibrare il corretto funzionamento di tutto il corpo è possibile intervenire con tecniche di bilanciamento sulla fascia, in cui vengono assecondate le restrizioni di mobilità, diretti contro le barriere delle limitazioni di movimento, fino alla correzione spontanea, liberazione e ripristino del movimento.



La mia visione dell' osteopatia
Studiare, valutare, pensare, sentire, vedere, conoscere e capire il corpo attraverso le mani. L’osteopata tratta il paziente stimolando e muovendo il corpo, dandogli degli stimoli manuali per favorirne la guarigione. Ho sempre ritenuto l’Osteopatia come la psicologia del corpo umano, che stimola il cambiamento attraverso il fluire nel movimento, alla ricerca di un nuovo equilibrio. Un grande mentore dell’osteopatia, Rollin Becker scriveva : “Life in motion”. La vita in movimento, un continuo respirare del corpo, dei suoi tessuti, delle sue cellule, la vita in ogni respiro.
Chi è l'osteopata, è un medico ? Come si diventa Osteopata ?
L’osteopata è un professionista sanitario che ha conseguito il diploma in osteopatia e che attraverso tecniche manuali, individua e corregge le zone di disfunzione del corpo, favorendo così il naturale processo di autoguarigione.
L’osteopatia è considerata dall’OMS come terapia alternativa o complementare, non è un Medico, ma ad oggi, in Italia, per diventare osteopati si può frequentare un’accademia quinquennale post-diploma di maturità o conseguire un corso specialistico part-time di sei anni a seguito di una laurea sanitaria.
Cosa cura l'osteopatia ? Quando rivolgersi ad un osteopata ?
Ottimi risultati si ottengono con l’osteopatia in caso di problemi cervicali, sciatalgie, lombalgie o nevralgie, artrosi, dolori in seguito a traumi, cefalee ma anche disturbi di stomaco e intestino come reflusso o stipsi, ginecologici o urinari.
A livello psicologico l’osteopatiaè utile per contrastare ansia, depressione e insonnia ma anche stanchezza cronica o vertigini.
Inoltre i trattamenti osteopatici possono essere utili in caso di infezioni recidive e abbassamento delle difese immunitarie in quanto l’equilibrio all’interno del corpo andrebbe anche a favorire la salute del sistema immunitario.
Il trattamento osteopatico è doloroso, ci sono controindicazioni o effetti collaterali ?
Assolutamente no, non si fanno mai manovre dolorose. In certi casi, può essere molto rilassante (come nei trattamenti craniosacrali), in altri casi può essere percepito del fastidio come nelle manovre dirette sui segmentii vertebrali o su tessuti dolenti o infiammato, che si risolve nel giro di pochi minuti. Uno dei puntii forti dell’osteopatia è l’essere adataa a tutte le fasce d’eta e non ha particolari controindicazioni, in presenza di una patologia, di un’urgenza medica o in caso di lesioni che necessitano un intervento chirurgico, la terapia manuale può essere solo di supporto alla terapia medica.
Quanto dura una seduta di osteopatia e quante sedute sono necessarie per un risultato terapeutico ?
La prima seduta essendo composta dall’anamnesi e dalla valutazione osteopatica e posturale dura solitamente 1 h, le successive tra i 40 e i 50 minuti. Generalmente in massimo tre sedute si riesce a ristabilire un buon equilibrio risalendo alla causa dei sintomi dolorosi,
alcuni pazienti con problematiche croniche necessitano di un percorso terapeutico a cadenza mensile. Non è però possibile rispondere in maniera univoca a questo quesito, in quanto dipende dallo stato di salute della persona e quindi dal caso specifico.
Come avviene un trattamento osteopatico ?
Dopo l’anamnesi iniziale e la storia clinica, l’osteopata procede con un esame obiettivo per comprendere la causa del disturbo e, in seguito, un esame di tipo osteopatico per mettere in relazione i diversi sistemi del corpo. L’osteopata procede poi con il trattamento e darà indicazioni per l’eventuale/i seduta/e successiva/e e piccoli consigli per il paziente.
L’osteopatia necessita di esami strumentali
Gli esami strumentali (radiografie, risonanze magnetiche, ecografie, TAC…) sono uno strumento utile all’osteopata, anche per una diagnosi di esclusione.
L'osteopata collabora con altri professionisti della salute ?
Spesso gli osteopati si avvalgono di collaborazioni con discipline affini, che conservano un approccio olistico alla cura della persona. Non sono peraltro escluse collaborazioni con medici specialisti. Molti ospedali italiani collaborano con osteopati in vari reparti, altri dispongono di un ambulatorio osteopatico al loro interno.
L'osteopata prescrive farmaci ?
Assolutamente no, sia per legge che per vocazione. Il principale mezzo a disposizione dell’osteopata, sono le sue stesse mani. La palpazione manuale riesce a rilevare le rigidità e tensioni e, con il trattamento manipolativo, a ristabilirne la mobilità corporea.
L'osteopatia è adatta ai bambini ?
L’osteopatia può intervenire su tutte le fasce d’età: dalla gravidanza, alla nascita (anche per nati prematuri) fino ai primi anni di vita e in età adulta. Nel primo anno di vita, al di là dei disturbi, l’osteopata controlla che la crescita sia corretta, sia dal punto di vista neurologico (tappe di acquisizione) sia dal punto di vista corporeo (crescita ponderale) sia dal punto di vista relazionale (scoperta di sé, degli altri e del mondo).